ENTOMODERMATOSI INDOOR: LESIONI TIPICHE

ENTOMODERMATOSI INDOOR: LESIONI TIPICHE

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Orticaria pruriginosa da contatto

Le interazioni tra gli artropodi ambientali e l’uomo sono molteplici e danno origine a  quadri dermatologici differenti e, soprattutto, ad una differente sintomatologia. Dal semplice prurito originato dal contatto con le setole irritanti delle larve dei coleotteri Dermestidae, frequentissimi nelle abitazioni, si può arrivare ad un quadro scabbia-like prodotto dal contatto con le setole di acari del genere Glycyphagus, Lepidoglyphus, Aeroglyphus e lesioni micro-papulo-pustolose che definiscono il quadro della cosiddetta “Falsa scabbia”.

 

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Glicifagosi

Talvolta i disturbi lamentati dal paziente sono semplicemente riferibili ad una “sensazione di camminamento sulla cute”, spesso prodotta da acari che non pungono, come Dermatophagoides o Euroglyphus che talvolta colonizzano le stoffe dei vestiti localizzandosi all’interno delle cuciture. Spesso, invece, è l’utilizzo improprio di insetticidi sulla cute che ne determina la sensibilizzazione e quindi una iper-rettività a qualsiasi stimolo esogeno. Altre volte il problema è più grave e la cute mostra i segni di vere e proprie punture che insorgono dentro casa, talvolta mentre stiamo facendo la doccia o mentre utilizziamo il ferro da stiro.

 

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Strofulo da Pyemotes ventricosus

E’ strano, ma per capire bisogna ricordare che alcuni acari, come Pyemotes ventricosus danno origine a delle lesioni che possono essere tardive, manifestandosi anche 8-12 ore dopo la puntura. Nella maggior parte dei casi le punture vengono immediatamente avvertite e la lesione appare costituita da una micro-vescicola circondata da un alone eritematoso, il caratteristico “strofulo”, cioè una lesione eritemato-edemato-vescicolare. Molti artropodi che pungono l’uomo, danno origine, invece, a lesioni di tipo eritemato-papulo-pustoloso, come avviene per le punture di acari provenienti da animali come Cheyletiella o Ornithonyssus  od anche di microimenotteri del genere Allepyris. Altre volte la lesione è papulo-vescicolare  o  vescico-bollosa (lesione eritemato-edemato-papulo-vescicolare) ed è prodotta dalla puntura delle cimici dei letti (Cimex lectularius) od anche dalle punture di una microscopica formica aculeata che entra frequentemente nelle abitazioni: Solenopsis fugax.

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Lesioni papulo-pustolose da Cheyletiella blakei

Tra gli imenotteri che interagiscono con l’uomo, non ne possiamo dimenticarne due, molto noti, Scleroderma domesticum e Cephalonomia gallicola, quest’ultimo scoperto, in Italia, proprio da noi. Si tratta di minuscoli insetti simili a formiche (in realtà appartengono alla famiglia Bethylidae) che vivono a spese delle larve del tarlo, il più delle volte del genere Oligomerus (O.ptilinoides). Anch’essi pungono l’uomo ripetutamente, al tronco ed alle braccia, originando lesioni a tipo “Strofulo”.

Insomma, è difficile orientarsi, ma certamente è importante riuscire ad individuare  l’artropode responsabile che ci punge ripetutamente e, soprattutto, sapere da dove viene e dove si è localizzato all’interno dell’abitazione. Questo possiamo saperlo solo attraverso l’E.D.P.A.®, l’esame di elezione per svelare l’origine delle entomodermatosi indoor. Sapere chi ci tormenta è importante, perché ci consente di agire in modo intelligente e mirato.

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Lesioni papulo-vescicolari da Solenopsis fugax

Se il problema è Pyemotes, per esempio, dovremo rimuovere e trattare i mobili tarlati; se il problema è Glycyphagus dovremo rimuovere le muffe alle pareti della nostra abitazione; se il problema sono le pulci dovremo, prima di trattare l’ambiente, disinfestare il nostro animale domestico. Tutto ciò può dircelo soltanto l’E.D.P.A.®, questo straordinario esame delle polveri ambientali, oggi alla portata di tutti.

 

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Cephalonomia gallicola